SAN TOBIA
IL SANTO PATRONO DELLA MISERICORDIA DI IMPRUNETA
Nel Mese di Novembre in occasione della Festa di San Tobia, Santo Patrono della nostra Venerabile Misericordia, in Basilica si celebra una Solenne Santa, durante la quale si effettuano le Vestizioni dei nuovi Fratelli e Sorelle, l’ingresso dei nuovi volontari, e si distribuiscono i panellini benedetti. Segue il pranzo sociale della Confraternita.
La memoria liturgica di San Tobia si celebra il 2 novembre, ma essendo in coincidenza con la Commemorazione dei Defunti la Misericordia la celebra in una domenica del mese.
Nella tradizione del Martirologio Romano il nome di San Tobia è legato, fin dall’antichità, a quello di altri nove soldati martirizzati sotto l’Imperatore Licinio, che nonostante si fosse dichiarato, per opportunità politiche, cristiano, alla fine si scagliò contro di loro uccidendone diversi.
Come spesso accade per tutto quello che riguarda i primi martiri le fonti storiche sono scarse, e si rimanda, per lo più, alle notizie orali tramandate di generazione in generazione.
Su tutte però primeggia un dato di fatto: Tobia e i suoi compagni furono arsi vivi per aver perseverato nella fede in Cristo.
Vissuto intorno al 300, Tobia fu martirizzato nel 320 circa assieme a Carterio, Stiriaco, Eudossio, Agapio, Attico, Marino, Oceano, Eustazio, Nicopoliziano.
Il fatto avvenne a Sebaste, nell’Armenia Minore, oggi città dell’attuale Turchia ribattezzata con il nome di Sivas, città già famosa, nella tradizione cristiana, per essere stata protagonista del martirio dei quaranta martiri di Sebastea, legionari romani che sarebbero stati annegati per non aver rinnegato la propria fede. Nel 1400 durante l’assedio da parte del mongolo Tamerlano tutti gli abitanti cristiani della città vennero sterminati o fatti schiavi.
Nel Menologio, raccolta di testi liturgici e agiografici usata nella Chiesa ortodossa in 12 volumi corrispondenti ai dodici mesi dell’anno contenente le vite e gli uffici propri dei santi, redatto dal Cardinale Sirleto (amico intimo di San Filippo Neri che vendette i suoi libri per avviare Sirleto alla carriera ecclesiastica, assistendolo alla sua morte) a proposito di Tobia e dei suoi compagni si legge: «In dieci hanno sopportato con fortezza il tormento del fuoco, e in dieci hanno raggiunto la meta più eccelsa».
Si racconta infatti che Tobia e i suoi compagni fossero dei soldati romani, torturati a Sebaste, ai quali vennero inflitte le più crudeli sevizie sotto il Prefetto Marco Agricola, finendo alla fine arsi vivi, morendo da martiri.
La Misericordia nella Cappellina della sede conserva le reliquie del Santo Patrono (per ingrandire la foto basta cliccarci sopra).
Scheda storica e foto a cura
del Giornalista Vaticanista Franco Mariani